Pregliasco, il virologo e docente all’Università di Milano che afferma: “Se mi piacerebbe fare il ministro della Salute? E’ un’idea carina”.
Elezioni 2022: e se il nuovo ministro della salute fosse il virologo Fabrizio Pregliasco? Intervenuto a Un giorno da pecora su Rai Radio 1, il medico dichiara di voler continuare ad occuparsi di politica a modo suo: il problema non si pone perché nessuno gli ha chiesto di candidarsi. D’altra parte invece, il collega Andrea Crisanti si è candidato alle prossime elezioni al Pd come capolista in Europa.
Un virologo ministro
A Un giorno da pecora su Rai Radio 1, al virologo Fabrizio Pregliasco viene posto il quesito su una sua eventuale candidatura come nuovo ministro della Salute. Il problema, però, non sembra essere mai stato posto dal momento che nessuno gli ha chiesto di candidarsi. Il medico afferma: “Io continuo a fare politica, ma a modo mio. E nessuno mi ha chiesto di candidarmi”.
Famoso virologo oltre che docente all’Università Statale di Milano, Pregliasco è stato al centro di polemiche no vax durante questi anni pandemici. Spesso i suoi messaggi di precauzione verso il Paese sono finiti nel mirino di chi non condivideva le sue tesi. Malgrado l’idea di essere un futuro ministro della Salute potrebbe allettarlo, il virologo preferisce restare nella sua posizione occupandosi della salute dei cittadini come ha sempre fatto.
Le giuste cautele
Sebbene Pregliasco raccomandava massima prudenza ad agosto, con l’avvicinarsi dell’autunno l’attenzione sulla questione epidemiologica torna a farsi sentire. Si prevede un ritorno di 100mila contagi al giorno anche se pare che le acque siano ancora calme. Non manca occasione però per il medico di incitare la popolazione a non abbassare la guardia; dichiara: “Direi che bisogna pianificare possibili restrizioni da gestire e comunicare, considerando che il virus sta circondando abbondantemente”.
Anche le scuole giocano un ruolo rilevante in questa situazione. Giusto tornare a riaprire le porte agli studenti in libertà, ma sarebbe opportuno valutare eventuali restrizioni per non rischiare un aumento elevato di contagi. Le mascherine potrebbero tornare necessarie non solo ai soggetti più fragili.
“Ricordiamoci quello che è successo in Australia, dove oltre a Covid con l’inverno agostano si è fatta vedere abbondantemente anche l’influenza”, evidenzia Pregliasco. Spiega l’importanza di controllare al meglio, ad esempio, i sistemi di disinfezione dell’aria e la giusta gestione degli spazi chiusi., per migliorare la situazione negli ambienti scolastici.